Federico II, Stupor Mundi

L’INFANZIA DI FEDERICO II

di Ernesto Calluori

Federico II di Svevia, imperatore del sacro romano impero, re di Sicilia fa parte di quell’esiguo gruppo di principi medievali che ancora oggi suscitano ammirazione. Dagli storici viene dipinto come un genio, un uomo in anticipo sui tempi, un sovrano impegnato nella creazione di un nuovo ordine secolare esteso al mondo intero. L’esser stato coinvolto in una lunga sequenza di lotte con i pontefici ammantò di leggenda il suo comportamento per la determinazione con cui contrastò il potere papale. Il regno di Federico II segna una tappa importante rispetto ad una comunità di cristiani guidata da due autorità universali tra loro concorrenti: il Papa e l’imperatore.

Federico, considerato uno dei personaggi più affascinanti della storia europea, celebre per quanto incredibile fosse il suo sapere, si guadagnò l’appellativo “stupor mundi”. L’importanza del fatto che Federico II abbia trascorso la sua infanzia in Sicilia non è stata mai sottovalutata. Novelle e favole trasfigurano con toni di leggende le feste di Federico II e gli splendori della sua corte. Che misteri, che inverosimili feste dietro le mura silenziose di quei castelli di Foggia e della grande “Capitanata”o nella sontuosa reggia della Palermo dell’epoca “città felice” in cui Federico II il Normanno, prese il gusto dell’ozio e del piacere inteso come vocazione divina.

Benito Li Vigni, noto saggista e studioso di storia socio-politica e di cultura meridionale, ripercorre un viaggio nei “giardini dell’ozio” dove il giovane Federico imparò il gusto del piacere e dell’abbandono, attraverso un’opera “ I giardini dell’ozio – gli amori e la poesia – composta da quattordici brani di trasognante semplicità affabulatoria.

Mario Modestini, insigne studioso di musica etnica, nonché collaboratore musicale del Teatro Stabile di Palermo, si è lasciato ispirare dai versi di Li Vigni da fondere test e musica raccolti in un interessante CD titolato “ I giardini dell’ozio”. I quattordici brani diventati uno spettacolo, quale sorta di monologo, sono andati in tournèe nelle principali città italiane con la brava attrice di teatro Ivana Monti. Il mito ha assunto le forme dei sentimenti e dei desideri degli autori isolani, rendendo appieno il sogno mediterraneo di fuoco solare che illumina e non brucia.

(fonte: francavillainforma.it)


Federico II, stupor mundi

Imperatore del Sacro Romano Impero, Re di Sicilia, Duca di Svevia e Re di Gerusalemme. Uomo di profonda cultura e appartenente alla nobile famiglia degli Hohenstaufen, Federico II di Svevia è oggi ricordato come lo Stupor mundi, la meraviglia del mondo.

Nato a Jesi il 26 dicembre del 1194 e morto a Fiorentino di Puglia il 13 dicembre del 1250, Federico II visse 56 anni intensi, attirando a sé un folto numero di intellettuali, artisti e scienziati. Di notevole apertura mentale, il suo regno è stato caratterizzato da influenze culturali provenienti dal mondo classico – greco e romano – da quello ebraico, da quello musulmano e dalla migliore tradizione nordica di stampo germanico. Dal punto di vista politico il suo governo si innovò dal punto di vista legislativo, tanto da supportare una struttura politica tipica dei moderni Stati di diritto, in cui un direttivo centrale garantisce lo sviluppo della macchina amministrativa e burocratica.

In Sicilia e in generale nell’Italia meridionale – si pensi alla Puglia – il suo ricordo è ancora vivo e fecondo. La sua corte siciliana era stanziata a Palermo, la quale nel XIII secolo conobbe forse il suo periodo di maggiore splendore. Federico II parlava correntemente sei lingue: latino, francese, tedesco, siciliano, arabo e greco. Proprio il siciliano, nella prima metà del 1200 fu elevato a lingua letteraria, promossa dalla poesia della Scuola siciliana, ancor prima della svolta letteraria dantesca. Sono indubbie le sue influenze sulla moderna lingua italiana, tanto che anche le 3 Corone toscane, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca ne riconobbero il merito, a distanza di un secolo.

In ambito geopolitico, forti furono gli scontri con il papato. La sua visione di un regno accentrato e da estendere quanto più possibile, non era ben visto dal forte potere temporale che esercitavano i Papi dell’epoca. Non fu risparmiata la guerra a colpi di scomuniche, promesse e sotterfugi in Terrasanta con le Crociate. In un Concilio indetto da Papa Innocenzo IV, la scomunica inflitta dai suoi predecessori fu confermata ed estesa al regno di Federico II. I sudditi cristiani furono di fatto sciolti dall’obbligo di fedeltà al Sovrano scomunicato, anche se gran parte della popolazione gli rimase fedele comunque. Da qui però cominciò il suo declino politico, costellato di ripicche e tradimenti. Si pensi a quello più noto, perché ad opera di un suo fidato consigliere: quel Pier delle Vigne che, nonostante sia uno dei massimi rappresentanti della prosa latina medievale, fu citato nel XIII canto dell’Inferno della Divina Commedia da Dante Alighieri.

La morte di Federico II fu repentina, quasi inaspettata. Il suo sepolcro di porfido rosso antico è custodito nella splendida Cattedrale di Palermo, attuale sede arcivescovile del capoluogo siciliano. L’eredità culturale del Puer Apuliae è figlia della sua eclettica curiosità, capace di indagare la sfera filosofica, matematica, astrologica, letteraria, legislativa e venatoria. Si ricorda il suo trattato sulla falconeria De arte venandi cum avibus, tra i primi manoscritti con disegni di carattere naturalistico, e a Napoli istituì la prima Università statale slegata dal controllo del Pontefice, in contrapposizione a quella settentrionale di Bologna.
Le arti figurative e l’architettura promosse da Federico II sono testimonianze di un culto del bello: molte delle strutture da lui volute sono oggi protette dall’UNESCO o retaggio di una concezione artistica perduta con il tempo perduta. La sua vita, vissuta tra il mito e la leggenda, lo rendono tra i maggiori protagonisti della plurimillenaria storia dell’uomo.

(Dario Cataldo per MifacciodiCultura)


La Scuola Siciliana, un documento video





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con una grande quantità di documenti e testimonianze sulla vita e le opere di Federico II.



FEDERICO II IMPERATORE CRISTIANO

Il conflitto con il Papato. La convivenza pacifica tra Cristiani e Musulmani.

Una lezione del prof. Alessandro Barbero, storico, docente ordinario di Storia medioevale all’Università degli Studi del Piemonte Orientale .


FEDERICO II

l’origine di uno Stato centralizzato e moderno



Federico II e la sua esperienza di vita

un sito web interessante, ricco di documentazione sulla vita di Federico Stupor mundi, curato da Alberto Gentile