La Fondazione Mediterranea

Costituita il 15 gennaio 1985, la Fondazione è un Organismo culturale-scientifico dedicato al Mare, ai sistemi costieri e alle loro risorse. Le sue attività sono indirizzate prevalentemente all’ecologia marina e ad esperienze di osservazione scientifica interdisciplinare nel Mediterraneo centrale (Sicilia e le isole minori, Canale di Malta), con la collaborazione di varie strutture universitarie, studiosi e ricercatori. I settori d’interesse sono la biologia marina, la geologia, gli inquinamenti e le turbative ambientali, il telerilevamento da satelliti, l’archeologia delle acque e dei litorali, la pianificazione dei sistemi costieri e delle risorse marine. Ha svolto diverse campagne di studio, alcune delle quali in convenzione con la Regione Siciliana.

Nella foto Francesco Venerando Mantegna fondatore e presidente della Fondazione Mediterranea, 1985

Inoltre, la Fondazione ha lo scopo di diffondere la cultura del Mare sotto ogni profilo, nella società civile e tra i giovani in particolare. Con la propria imbarcazione, il “Tartaruga”, ha svolto numerose missioni di oceanografia costiera, tra cui l’ Indagine integrata sul sistema costiero della Sicilia sudorientale per la Regione Siciliana, alla quale hanno partecipato varie strutture universitarie e del CNR, ricognizioni ecologiche nel Tirreno meridionale, nello Ionio, nel Canale di Sicilia e negli arcipelaghi delle Egadi, Eolie, Pelagie. Ha coordinato la proposta istituzione delle Aree marine protette di Porto Ulisse – Secche di Circe – Isola dei Porri, e alla foce del fiume Irminio. Ha progettato l’Osservatorio Meteomarino e Ambientale sulla costa degli iblei. Ha condotto numerose azioni di vigilanza per la salvaguardia ambientale marina e costiera, anche attraverso il supporto tecnico a interpellanze parlamentari in materia di inquinamento petrolifero. Ha organizzato e coordinato i lavori di numerosi seminari e conferenze dedicati all’ambiente marino. Ha promosso la cultura del Mare in numerosi incontri didattici presso scuole di ogni ordine e grado, sedi universitarie, associazioni culturali. Ha ispirato e redatto il Progetto Gabriel (in collaborazione con Siemens-Data e altre strutture), un sistema informativo territoriale di tipo gestionale-strategico, dedicato anche all’emergenza sismica dell’area iblea.

In occasione del “Meeting Internazionale Mediterraneo” di Camarina, promosso dalla stessa Fondazione, ha ispirato la nascita dell’Associazione Internazionale COMEN-Conferenza Mediterranea.

La Fondazione Mediterranea è un organismo dedicato alla salvaguardia del mare e dei sistemi costieri. Nel 1993 organizzò il Meeting Internazionale Mediterraneo di Kamarina (sito della colonia greca fondata dalla madrepatria Siracusa nel 598 a.C.) i cui lavori si conclusero con la nascita dell’Associazione COMEN, Conferenza Mediterranea.
La sua attività converge verso il comune obiettivo di numerosi organismi e centri di ricerca per:
la salvaguardia degli ecosistemi marini
la prevenzione degli inquinamenti
la conservazione di aree di particolare interesse naturalistico
la divulgazione culturale e didattica.


IL QUADRO OPERATIVO DI RIFERIMENTO

La salvaguardia degli ambienti marini è strettamente connessa allo scenario di trasformazione dei territori costieri; per cui si rivela indispensabile un’osservazione attenta dei fenomeni in campo, quali l’urbanizzazione, l’industrializzazione e le tecnologie produttive agrozootecniche, la pressione delle attività turistiche, gli inquinamenti di natura chimica e organica, gli impianti petrolchimici.
La prevenzione degli inquinamenti marini-costieri è perciò legata ad una coerente pianificazione territoriale, oltre che alle attività di monitoraggio, che dovranno essere proporzionali ai livelli di vulnerabilità ambientale. In primo piano, su questo fronte così complesso, gli enti territoriali direttamente interessati (Province, Comuni, Consorzi).
A tale proposito la Fondazione è impegnata nell’utilizzazione dei SIT (Sistemi Informativi Territoriali) e GIS (Geographical Information System), strumenti ormai indispensabili per una corretta pianificazione. Un’applicazione di particolare interesse è quella dei telerilevamenti da satelliti e altre piattaforme, verso i quali ci si è orientati sin dal loro impianto.
Altro aspetto è quello dell’inquinamento marino da idrocarburi, fronte sul quale la Fondazione è particolarmente impegnata sul Canale di Sicilia, specie nella parte siculo-maltese, caratterizzata da un traffico cisterniero molto elevato e dalla presenza del giacimento off-shore “Vega”.
Nel 1994 la Fondazione ha organizzato e coordinato in sede scientifica, con la collaborazione dell’Università di Catania (Istituto di Macchine, Facoltà d’Ingegneria), delle Officine Galileo e altre strutture, una Esercitazione aeronavale al largo dell’isola dei Porri, con applicazione simultanea di tecniche di telerilevamento nell’infrarosso termico, a cui hanno partecipato attivamente la Direzione Marittima (CT), la Capitaneria di Porto (SR), la Edison Oil e altre strutture. Attualmente sta organizzando una nuova simulazione-test (Oil Slick) nell’area del giacimento “Vega”. Inoltre, la Fondazione Mediterranea ha promosso la realizzazione di un Osservatorio Meteomarino e Ambientale (Pozzallo) e l’istituzione di due Aree Marine Protette (Secche di Circ- P.to Ulisse-Isola dei Porri; foce dell’Irminio).


LINEA BLU, RAI 111 settembre 1999, una puntata con il supporto della Fondazione Mediterranea

Nella foto in alto a destra il Presidente Francesco Venerando Mantegna con Daniela Bianchi

Il Presidente Francesco Mantegna Venerando è intervenuto sul tema del sistema difensivo costiero dalle incursioni piratesche, a Portopalo (“Portus palorum” in epoca romana) all’ombra della splendida fortezza spagnola dell’Isola di Capo Passero, soffermandosi sulla vicenda del famigerato pirata Dragut (amico e beniamino del Barbarossa), che nel 1525 espugnò e distrusse la fortezza.

La grande Tonnara di Capo Passero, la più antica del Mediterraneo, è stata raccontata dal Barone Don Pietro Bruno di Belmonte e da alcuni vecchi tonnaroti, tra suggestive immagini storiche.

Il geologo Antonello Capodicasa ha illustrato dal vivo un ritrovamento di ossa animali del paleolitico, scoperte proprio in coincidenza delle riprese subacquee di questa magnifica puntata di Lineablu, in una cavità sottomarina dell’isola di Capo Passero. Salvatore Campisi ha illustrato la produzione della bottarga di Tonno rosso mediterraneo e altre prelibizie della gastronomia ittica locale. Antonino Uccello, dell’Ente Fauna Siciliana e il Direttore della Riserva Naturale di Vendicari, hanno evidenziato le risorse naturalistiche della Riserva. Per non dire delle straordinarie immagini dell’impianto di acquacoltura e maricoltura “Acquazzurra” (tra Marzamemi e Portopalo), tra i più importanti a livello europeo. La Ricetta di Lineablu, dedicata al pescespada e al tonno, è stata magnificamente illustrata da Alberto Rabito, geologo e titolare del Diving Nausicaa (Marzamemi).

I

La famiglia Bruno, la cui presenza a Ispica risale alla fine del Seicento, ottenne nel 1805 la baronia di Belmonte in seguito all’investitura di Vincenzo. Tra i suoi membri due furono deputati del Parlamento italiano: il cavaliere Pietro Bruno di Belmonte (1854-1921) nel 1895 e il figlio Cesare (1880-1965) nel 1913. La famiglia ha legato il suo nome alla Tonnara di Capo Passero e amolti monumenti ispicesi. Il barone era cugino dell’omonimo Pietro, morto nel 2004, soprannominato l’ultimo Gattopardo. 

Donatella Bianchi, Marco Zavattini, Francesco Venerando Mantegna, Luigi Bossi e il regista Sergio Nuti a conclusione delle riprese per la puntata di Linea Blu Vivere il Mare

 Iniziative didattico-culturali

  Edizione di un Cd-rom multimediale dedicato alle specie ittiche del Mediterraneo

  Ricognizioni subacquee in numerosi siti della costa siciliana

  Attività di divulgazione didattica nelle scuole di ogni ordine e grado sulla salvaguardia e valorizzazione delle risorse costiere-marine

  Documentaristica sulle attività di pesca notturna

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