La costa Mediterranea dell’Asia minore

La costa mediterranea dell’Asia minore

L’Anatolia, conosciuta dai Romani come l’Asia Minore, è una vasta penisola che si trova fra il Mar Nero e Mediterraneo. Questa penisola che fa parte della Turchia asiatica, è una regione geografica del continente Asiatico che si estende verso la Tracia nel continente Europeo dove c’è anche Istanbul (l’antica Costantinopoli) e il Bosforo, e copre una area di 756.000 chilometri quadrati. L’interiore è un altopiano arido alto circa 900 metri sul livello mare ed è fiancheggiato di diverse catene montuose al nord ed al sud, con dei fiumi, laghi, e valli. Il clima del Mediterraneo si vede nel sud e sud-ovest, mentre nell’interno e all’est esiste un clima continentale con inverni freddi con la neve e le estati con caldo secco. I venti forti sono comuni durante tutte le stagioni; i venti umidi del Mediterraneo invece portano la pioggia alle regioni costiere nell’inverno. Mentre d’estate c’è poca pioggia.

L’Anatolia è stata sempre la culla di numerose civiltà nell’antichità grazie alla sua posizione strategica sulle vie di commercio e di comunicazione fra est e ovest e anche fra nord e sud, la famosa Via della Seta per esempio passava dall’Anatolia. Si sono scoperte delle caverne dall’Età di pietra nel sud; ci furono insediamenti neolitici in circa duemila a.C nel centro; popoli del mare si sono stabiliti nella costa dell’Egeo; i coloni Ionici e Dorici arrivorono dalla Grecia; i Turchi vennero dall’est; e cosi via.

Fra alcune di queste civiltà importanti dell’Anatolia ci ricordiamo sempre gli Hatti, Assiriani, gli Ittiti, gli Urartu, i Frigi, i Lidi col famoso re Creso, i Persiani, i Celti, i Greci e le loro colonie, gli Armeni, i Romani, i Goti, i Bizantini, i Selgiuchidi e poi gli Ottomani. Fra gli insediamenti invece i più famosi erano: Hattusa (odierna Bogazkale), la Troia con la sua guerra, Sardi, Efeso, Pergamo, Costantinopoli, ecc. Questa ricca presenza di numerose civiltà e tanti popoli ha portato anche diverse lingue in Anatolia, si dice che l’Anatolia è stato il centro di diffusione delle lingue Indo-Europee verso l’Europa.

Durante l’Impero Bizantino, l’Anatolia è stata un centro del Cristianesimo che scappavano dalle persecuzioni Romane. Diversi personaggi importanti del Cristianesimo passarono dall’Asia Minore, come San Paolo e San Giovanni, o Maria Vergine. Con l’arrivo dei Turchi Selgiuchidi nel 1071 invece la penisola è cominciata a diventare il centro dell’Islam soprattutto con le provincie di Konya e Bursa.

Dopo la prima guerra mondiale, con la sconfitta dell’Impero Ottomano, una Republica era nata nel 1923 grazie ad Atatürk, l’eroe nazionale che si è ancora amato tanto in Turchia.

Fonte: www.allaboutturkey.com/


In Anatolia il tempio più antico del mondo

Aperto di recente, il sito di Göbekli Tepe è un luogo riservato al culto religioso datato 12 mila anni fa.

di Anna Maria De Luca

Göbekli Tepe, tra le pietre del tempio più antico del mondo. Per millenni non hanno visto la luce della Mesopotamia né l’aria che profuma dei campi in cui, secondo gli storici, iniziò la coltivazione del grano. Misteriosamente seppellito nella notte dei tempi, il santuario del Neolitico preceramico aperto al pubblico dal 2018, è entrato, a pieno diritto, nella lista Unesco.
E’ quasi una forzatura descrivere a parole Göbekli Tepe. Davanti a tale immensità sarebbe più consono il silenzio, la contemplazione. Ritrovato nel ’63 da archeologi turchi e statunitensi, è riemerso nel 1995 grazie ai lavori di scavo condotti per venti anni da Klaus Schmidt. E’un luogo che dimostra come la vertigine comunemente associata alla percezione dello spazio, possa esistere anche nella dimensione del tempo, nei suoi dodicimila anni di esistenza segreta, secondo la datazione al radiocarbonio. Un’età che forse la nostra mente non riesce a collocare, a concepire, se non trovando dei punti di riferimento: ottomila anni prima di Stonehenge, settemila anni prima delle piramidi di Giza.

Turchia 12 mila anni. Il tempio più antico della storia
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La Mesopotamia non è  una destinazione molto battuta dai turisti. Per fortuna, verrebbe da dire. In questa parte di mondo tra il Tigri e l’Eufrate, nel sud-est della Turchia, a 50 chilometri dal confine siriano, sopravvive una autenticità che sfugge al turismo di massa. A quindici chilometri da Göbekli Tepe, entriamo nella terra sacra di Sanliurfa,  l’antica Ur, la città dei profeti. Qui vissero gli Urriti, nell’Età del Bronzo (dal 2000 a.C. al 1500 a.C.) e gli Ittiti, il più noto dei popoli anatolici, dal 1200 a.C. Qui nacque Abramo, in una grotta in prossimità dell’attuale moschea di Mevlid Halil, entrambe meta di venerazione, cosi come il misterioso lago di Abramo, incantevole con le sue architetture, la sua storia e le sue carpe sacre. Da vedere è il mercato di Sanliurfa. Dimenticate il set dei suk: qua non esiste confusione, gente che vi chiama per comprare, motorini che sfrecciano e voci che si rincorrono. E’un luogo ordinato e pulito dove si compra in tranquillità senza che nessuno vi assilli, spezie, gioielli, tessuti da Mille e una Notte.

Gioielli, Sanliurfa (Foto Anna Maria De Luca)

Ultima tappa: Harran, la città sacra legata ad Abramo.  Nel periodo islamico ha ripreso l’antico nome assiro ?arr?nu (si chiamava Carrhae nel periodo romano,  Hellenopolis nei primi  secoli del cristianesimo). Oggi conserva evidenti tracce dei suoi cinquemila anni di storia, dalle case di argilla simili ai nostri trulli al  più antico centro studi: qui arrivavano scienziati da tutta la Mesopotamia, per studiare le stelle ma anche la medicina nel luogo in cui un tempo Assiri e Babilonesi veneravano la luna, Sin, simbolo di abbondanza ed eternità.

Fonte: www.repubblica.it/viaggi/2019/12/05/news/turchia_il_sito_storico_piu_antico-242640907/