Poesia e prosa

POESIA E PROSA DEL NOSTRO TEMPO

Inno al Mediterraneo

Azzurro Titano
dalle braccia spumose
grondanti mitiche risonanze
ridoni approdi
al Vascello del destino.

Fiume immenso
mèmore di prodigiose odissee
lungo lidi di sperdute frontiere
dissemini fiorite stagioni.

Compagno del vento
raccogli i sussurri e preghiere
e gioioso infrangi il silenzio
di obliati templi e castelli.

Antico veggente
ritessi miraggi e speranze
sentieri ammalianti delle tue onde
scintillio di gemme ai naviganti.

Saggio di millenni
oltre le sponde della memoria
disperdi dei popoli gli anni corsari
rinsecchiti di sale e di sangue.

Eco di canti divini
ripeti del cielo
la cosmica libertà.

Grazia Dormiente*
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Grazia Dormiente

(*) Grazia Dormiente, poetessa, studiosa appassionata di storia, arti e tradizioni popolari, dedicò questi versi a Francesco Venerando Mantegna in occasione del Meeting Internazionale Mediterraneo “l’Anno del Vascello”, a Kamarina (Rg) ottobre 1993), evento da lui organizzato e dal quale nacque l’Associazione internazionale COMEN-Conferenza Mediterranea. Ecco la dedica:

“Al carissimo Francesco che sa interpretare nel profondo le voci mediterranee per l’augurale viaggio dell’Uomo, messaggero di Pace e di Civiltà, lungo le rotte della Storia e della Vita, dedico l’Inno al Mediterraneo, composto in occasione del Meeting Internazionale Mediterraneo. Con l’affetto di sempre e con la gratitudine dell’amicizia, quale autentico “porto” dell’affinità dell’Arte e dello Spirito.


 

Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino

Per ricordare Gesualdo Bufalino, morto il 14 giugno 1996

IMPROVVISO D’AMORE

Losanghe di cieli, cieli di gesso,
vecchio terrore che indosso ogni giorno;
muraglie da cui sempre mi ritorna
questa mia strenua voce d’ossesso;

e libri, voi, paradisi dipinti,
reticolati d’assurdo quaderno,
trionfo e sbarre di carcere eterno,
fughe immobili e nero labirinto:

oh mescetevi, carte, firmamenti,
memorie; fate rissa entro di me,
e inventatemi un nome, un altro viso.

Ora che lei m’ha parlato alla mente,
lei nel suo scialle di sposa di re,
con gli stupori e i corrucci e le risa…

 

(Dipinto di William Adolphe Bouguereau (1825-1905, France) – Aphrodite)

Mi basta guardarti
Perché ogni ansia si spenga
E piovano fuochi …
Il cielo si veste
Di comete, un tripudio di vita
Un giardino di Pace.
Negli occhi tuoi abita il mare,
io sono una barca che ama perdersi
tra i flutti dell’animo!
Le labbra di sale
morbida, sapida seta
plasmata di gioia m’investe,
il dolcissimo incanto
del naufragio nella tua bocca.

Paola Marconi


Isabella Mecarelli

Mediterraneo, Racconti di viaggio. Prima puntata

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Marc Chagall,

Indosserò la notte… una poesia di Paola Marconi

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Isola di Pantelleria, notturno

Una poesia di Fernanda Grana


Isabella Mecarelli Mediterraneo, Racconti di viaggio. 2^puntata


Isabella Mecarelli Mediterraneo, Racconti di viaggio, 3^ puntata


Una poesia di Paola Marconi



Isabella Mecarelli Mediterraneo, Racconti di viaggio, 4^ puntata

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Ancora una poesia di Paola Marconi